La proprietà (52% in mano a Mediobanca e altri istituti di credito, 48% alla famiglia vicentina Marchi) intende ridimensionare l'attività, licenziando 115 degli attuali 300 dipendenti, chiudendo una delle due linee, la macchina continua XI, che sforna 870 metri di carta normale (per libri, agende, block notes, lettere). Ma si teme che in futuro venga ridimensionata anche la macchina X, da cui si ottiene il patinato.
Proprio l'altro ieri è arrivata la richiesta di Cassa integrazione straordinaria dal 1° gennaio per 115 operai. Le Rsu hanno presentato la controproposta di passare alla produzione di fogli utilizzando carta riciclata, rinunciando alla pasta di cellulosa: un modo per ridurre i costi.
A ore le parti dovrebbero essere convocate a Roma al Ministero dello sviluppo economico, dal sottosegretario Stefano Saglia, nel tentativo di trovare una soluzione.
«L'economia - ha detto il vescovo Monari - è stata inventata per rendere l'esistenza più facile e ricca, ...
consentendo di vivere meglio. A tale proposito mette insieme competenze capacità e capitali. Non si tratta solo di far funzionare meglio un giocattolo, ma di costruire risposte valide.
ALLE SPALLE della cartiera di toscolano ci sono secoli di attività: un patrimonio immenso di conoscenze. Sciupare queste abilità tecniche rappresenterebbe una perdita per tutti, che dobbiamo evitare. La soluzione va cercata insieme. Dall'impegno e dalla collaborazione possono emergere intuizioni nuove. Il lavoro è importante per sè e la propria famiglia. Inoltre dà la percezione di vivere come persone. Occorre quindi garantire - ha concluso il vescovo Monari - il più alto livello di occupazione, immaginando progetti concreti. Il Signore ci dia la capacità di credere e sperare. Il Natale è una festa di gioia, bellissima. Ma diventa opprimente quando lo si vive in una situazione difficile». Il sindaco Roberto Righettini, di Forza Italia, attorniato dai rappresentanti dei Comuni della zona, ha sostenuto che uno stabilimento non appartiene solo al mondo della finanza, ma soprattutto a quanti ci lavorano. Lamentando come a Roma «i politici assomiglino all'orchestra del Titanic», ha aggiunto che a 150 anni dall'Unità bisogna «rifare il Risorgimento, sul piano morale, delle coscienze e della solidarietà».
LUCA BERTANZA, a nome delle rappresentanze sindacali: «Ricordo le manutenzioni effettuate in questo periodo, per rendere più efficienti i macchinari». La fierezza che adesso si scontra con «le aziende che tagliano, razionalizzano e chiudono. Chiediamo il rispetto della nostra professionalità».
Commoventi le parole di Saverio Andreoli, dell'Associazione lavoratori anziani. Alla fine ha invitato il vescovo a «mettere una parola buona». Poi una delegazione è entrata in fabbrica con Monari a visitare alcuni reparti. La macchina XI è già spenta. Dalla fine di settembre ha funzionato appena tre settimane. «Non ci sono ordini» tagliano corto i dirigenti.
Fonte: Sergio Zanca - BresciaOggi
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