martedì 21 dicembre 2010

Cartiera, il sì dei lavoratori all'accordo «salva-posti»

Ieri i dipendenti della cartiera Burgo di Toscolano Maderno, riuniti in assemblea, hanno accettato l'ipotesi di accordo raggiunta a Vicenza dopo una serata trattativa tra azienda e sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Ieri la votazione in fabbrica: soltanto 7 i voti contrari, favorevoli tutti gli altri (ben oltre 200). E oggi, in Regione Lombardia, l'accordo verrà firmato dalle controparti.
Gli operai escono dalla riunione con poca voglia di parlare. «Non c'erano alternative per evitare i 105 licenziamenti - dicono, scuotendo la testa -. Avremmo voluto ottenere un risultato migliore, considerato che lo stabilimento fattura 200 milioni di euro all'anno, e ha sempre guadagnato. Ma dobbiamo darci una mano. Faremo la cassa integrazione straordinaria a rotazione, per un anno, in modo che tutti avremo suppergiù gli stessi stipendi. Ma il risultato è che nessuno sarà licenziato».
Afferma Simona Bordonali (Cisl provinciale): «Entro la fine del 2011 ridiscuteremo il percorso da fare: un altro anno di cassa o i contratti di solidarietà. La Burgo ha ottenuto di eliminare alcuni punti degli ultimi accordi integrativi, che davano ai lavoratori di toscolano Maderno qualche vantaggio rispetto ai colleghi delle altre cartiere, e di applicare invece per il futuro il contratto collettivo nazionale. I tagli sulle buste paga ci saranno. Ma era l'unica alternativa alle lettere di licenziamento».
«Cercheremo di fare in modo che la Cassa integrazione straordinaria coinvolga il maggior numero di persone - assicura Gianluca Carrega (Cgil nazionale) -. Rispetto all'annuncio iniziale della Burgo, ne usciamo con un respiro più ampio. Ci rivolgiamo comunque alle autorità perchè, come promesso, venga effettuata la convocazione a Roma, in sede di Ministero, allo scopo di discutere la riconversione della macchina.
Fonte: Sergio Zanca - BresciaOggi

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