Giornate intense le ultime per il futuro della Cartiera di Toscolano Maderno e soprattutto per i suoi dipendenti, sui quali dal 29 settembre incombeva la prospettiva di un massiccio ridimensionamento degli organici: rispetto ai 300 lavoratori attuali, la direzione aziendale aveva annunciato tagli per 115 dipendenti. Circostanza che appare scongiurata ormai in via pressoché definitiva alla luce dell'ipotesi di accordo raggiunta da sindacati e vertici del gruppo Burgo - cui la cartiera gardesana fa capo - venerdì notte a Vicenza.
Proprio i contenuti di tale accordo saranno illustrati oggi dai sindacati Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil ai lavoratori riuniti in assemblea.
Per scongiurare i licenziamenti, è stata raggiunta l'intesa sul ricorso alla cassa integrazione a rotazione. Ma i dettagli della partita sono molteplici e per questo i sindacati provvederanno oggi a chiarirli ai lavoratori, alla vigilia della firma dell'accordo tra le parti sociali e l'azienda, atteso per domani.
Alla luce delle dichiarazioni rese sull'accordo dal segretario della Slc-Cgil e riportate nell'edizione di ieri del nostro quotidiano, si registra una ferma presa di distanza da parte della segreteria della Fistel-Cisl, che affida a una nota, firmata dal segretario Marina Bordonali, alcune precisazioni.
«La segreteria Fistel-Cisl di Brescia - si legge - si dissocia dalle dichiarazioni del segretario Slc-Cgil Angelo ...
Andreoli in merito al fatto di aver mai concordato unitariamente alcun comunicato stampa relativamente all'ipotesi di accordo siglata a Vicenza il 17 dicembre. Riteniamo - prosegue Bordonali - che sia per noi indispensabile il passaggio assembleare e che siano i lavoratori ad esprimere democraticamente il giudizio sull'accordo medesimo e avere l'ultima parola a riguardo. Ci dissociamo, inoltre, da quanto dichiarato da Andreoli sulla solidarietà riguardante «macchina 11» e sul fatto che la stessa continuerà ad operare. L'azienda ha confermato la volontà di cessare la macchina e l'accordo prevede l'impegno da parte di quest'ultima a riconvocare le organizzazioni sindacali al termine dei 12 mesi di cassa straordinaria, per valutare l'eventuale utilizzo di altri ammortizzatori sociali, impegnandosi a non procedere con nessun licenziamento».Fonte: Giornale di Brescia
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