È stata una giornata di festa e riflessione «L'industria della carta dal 1381 ad oggi: 630 anni di lavoro, 630 anni di cultura», promossa da Slc Cgil e camera del Lavoro di Brescia che si è tenuta oggi a Toscolano Maderno e alla quale ha preso parte anche il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. Festa e memoria per la lunga storia produttiva e sociale della Valle delle cartiere, con tanto di visita prima al museo poi al sito produttivo della Burgo, riflessione per quello che ha rappresentato la vertenza dello scorso autunno e per la cupa manovra finanziaria approvata proprio in queste ore.
La cartiera di Toscolano è stata infatti al centro di una lunga e complicata vertenza negli scorsi mesi. Ma, dal paventato rischio di chiusura dello storico sito produttivo, se ne è usciti con un'intesa che garantisce occupazione e dà speranza per il futuro. Certo, come ha ricordato il rappresentante Rsu Cgil Luca Bertanza, dal prossimo anno bisognerà impegnarsi per applicare il contratto di solidarietà ai 275 lavoratori ora impiegati.
«In questa zona - ha ricordato il segretario della Slc Cgil di Brescia Angelo Andreoli nella sede del museo della Valle delle Cartiere -, dal 1381 è iniziata una grande storia che rappresenta un punto fondamentale per il tessuto socio economico dell'Alto Garda».
Roberto Righettini, sindaco di Toscolano Maderno, ha posto l'accento sulla «comunità che ha sofferto insieme ed è stata unita nell'affrontare una situazione che sembrava irrimediabile». Massimo Centaro,
segretario della Slc Cgil nazionale, ha ricordato le difficoltà della vertenza, la crisi internazionale che si lega alla crisi del settore, la solidarietà molto forte della comunità locale, «la straordinaria dignità e compostezza dei lavoratori», lo sforzo del gruppo Burgo che ha mantenuto equilibrio tra esigenze finanziarie e produttive.
Damiano Galletti, segretario generale della camera del Lavoro di Brescia, ha evocato alcuni momenti di quella vertenza: gli operai in piazza Loggia che hanno fatto un corso itinerante su come si produce la carta, la comunità locale che si è stretta intorno ai lavoratori nelle assemblee di piazza nelle sere d'autunno, la visita del vescovo all'azienda. Tre momenti simbolici importanti che hanno dato concretezza al concetto di «valorizzazione del lavoro». «Questa società ha futuro - ha detto Galletti -, se salvaguardia il lavoro, se c'è la dignità nel lavoro e se c'è solidarietà dentro e fuori i luoghi di lavoro».
Da parte dell'amministratore delegato del gruppo Burgo Girolamo Marchi la sottolineatura sui buoni rapporti tra proprietà e Cgil e il richiamare le difficoltà della crisi internazionale e del settore, «l'impatto dell'elettronica sui consumi di carta». In tutto il mondo c'è un ridimensionamento della capacità produttiva e si tratta di avere una struttura in grado di competere a livello globale.
Il gruppo Burgo
Tredici stabilimenti, di cui dodici in Italia, 2 milioni e mezzo di tonnellate di carta all'anno, oltre 4mila lavoratori e lavoratrici, un tasso di infortuni inferiore alla media del settore, la certificazione ISO 14001 in tutti gli stabilimenti.
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