C'è un parallelismo tra la vicenda vissuta dai lavoratori della Cartiera di Toscolano e la crisi che da tre anni, in modalità diverse, attanaglia il mondo del lavoro nel nostro Paese. Lo scorso dicembre a Toscolano Maderno, è stato siglato un accordo che ha salvato una fabbrica dalla chiusura. Questa intesa, le modalità con le quali è stata raggiunta (la mobilitazione di un'intera comunità, dei sindaci e il sostegno del vescovo) sono un esempio da replicare a livello nazionale. Lo ha sottolineato con forza anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, cheieri ha partecipato alla giornata dedicata all'industria della carta promossa dalla Camera del Lavoro di Brescia e dalla Slc Cgil. «Il primo impegno nei prossimi mesi deve essere quello di difendere l'industria nei territori, per dare prospettiva al lavoro e un futuro ai nostri i giovani - ha spiegato il leader di Cgil -. Le Rsu qui a Toscolano hanno fatto un grande lavoro, hanno saputo impedire divisioni all'interno della fabbrica, cercando un filo comune; l'intera comunità si è mobilitata per difendere il lavoro: dai cittadini, ai sindaci, fino al vescovo. È questa la strada da seguire».
Ma l'analisi di Susanna Camusso va oltre l'aspetto locale. «Da tre anni il Paese sta vivendo una profonda crisi del lavoro e il Governo è assente. Tocca alle parti sociali coprire questa clamorosa mancanza». Secondo il segretario generale della Cgil anche la manovra in approvazione in queste ore è sbagliata. «Siamo molto preoccupati. La manovra economica inciderà sulla parte più debole del Paese. Emerge un segno di profonda ingiustizia sociale. Chi ha più ricchezza nel Paese non metterà nulla, mentre persone che sono anche
vicine alla povertà avranno costi diretti da queste misure. Diamo un segno di equità - dice la Camusso -. Chiediamo a chi ha grandi ricchezze, a chi ha guadagnato dalla crisi e mettiamo le risorse a disposizione della crescita. Il Governo deve dare prospettive all'industria e per fare questo deve ad esempio redigere un piano energetico nazionale, perché le nostre aziende non possono competere con gli imprenditori austriaci e svizzeri che pagano l'elettricità il 30% di meno. È chiaro che se l'azienda deve sopravvivere deve scaricare sui lavoratori questi costi».
La Camusso è arrivata al Centro di Eccellenza del Polo Cartario di Maina Inferiore poco dopo le 9.30. Ad accoglierla il Corpo Musicale di Toscolano Maderno che ha intonato l'Inno d'Italia e quello dei lavoratori. Il leader della Cgil era accompagnata dal segretario generale Damiano Galletti, da Angelo Andreoli (segretario Slc Brescia), Emilio Miceli (segretario generale Slc), e Massimo Cestaro (segretario nazionale Slc). A fare gli onori di casa il sindaco Roberto Righettini affiancato da numerosi sindaci della Valtenesi, presente anche l'ad del gruppo Burgo, Girolamo Marchi. Verso le 12, dopo la visita al museo della Valle delle Cartiere, l'arrivo nella sala assemblee della Cartiera di Toscolano dove Susanna Camusso è stata accolta dagli applausi dei 275 lavoratori del sito. Ad introdurre l'incontro con gli operai è stato Luca Bertanza della Rsu, quindi la visita alla cartiera e il buffet in mensa.
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