Le difficoltà del presente - la manovra finanziaria giudicata «iniqua» - riflesse nella vicenda della Cartiera di Toscolano. Un doppio «confronto» che ha impegnato il segretario generale nazionale della Cgil, Susanna Camusso, durante la sua prima uscita a Brescia nella nuova veste: un'occasione - come lei stessa ha rivelato - anche per compiere la prima visita in una fabbrica da leader della Camera del lavoro.
ANTICIPATA dai dipendenti al suo arrivo al Centro di eccellenza di Maina Inferiore, accolta - tra gli altri - dal sindaco di Toscolano, Roberto Righettini, ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto delle Rsu. Quindi, nel primo breve intervento, ha parlato di «un contesto difficilissimo. Siamo molto preoccupati delle scelte compiute dal Governo, che si scaricano sulla parte più debole del Paese. Provocheranno un'ulteriore depressione economica, non aiuteranno a imboccare la strada della crescita e dello sviluppo». Completato il tour (si veda a destra) è arrivata in fabbrica dove, prima di visitare i reparti, è tornata sui grandi temi. «La crisi non è finita - ha detto -. Se non si rilancia l'industria manifatturiera, la percentuale di disoccupazione continuerà ad aumentare, i giovani non avranno alcuna prospettiva. Se un Esecutivo non ha in mente tutto questo, allora tocca alle parti sociali farsene carico». Quindi una nuova bocciatura della manovra «che taglia servizi, pensioni e condizioni di vita - ha detto -. È l'ennesima ingiustizia nei confronti di chi sta già pagando e fatica ad arrivare a fine mese. Inoltre, costituisce un attacco alle Amministrazioni locali e alla sanità, a tutto ciò che determina la condizione di cittadino». Per il leader nazionale della Cgil, invece, «bisogna puntare sul lavoro, smetterla di trasferire risorse alla finanza,
sperando acceleri i profitti. Il Governo è diventato come un'agenzia di rating, che riduce a tutto spiano. Il risultato? I consumi e gli investimenti scendono, la depressione aumenta. E fra un anno ci diranno che servirà un altro intervento». In materia di energia ha ribadito l'urgenza di un nuovo piano a livello nazionale.
IL TEMA «CALDO» per il territorio, cioè il futuro della Cartiera, è stato al centro degli altri interventi. «Il momento continua a essere delicato - ha analizzato Luca Bertanza, delegato della Slc, durante l'incontro in fabbrica -. Abbiamo sempre dimostrato di saper ripartire. La cartiera è un caposaldo del territorio». Un'importanza evidenziata, in precedenza, anche dal sindaco nel ricordare lo sforzo compiuto dalla comunità per salvare la fabbrica. «Siamo tutti sulla stessa barca - ha detto Righettini -. Il lavoro va difeso e tutelato». E Susanna Camusso ha aggiunto: «Abbiamo dimostrato che, se c'è comunione d'intenti, i risultati si possono ottenere anche in situazioni complicate. Alla fine è stato premiato il lavoro d'insieme». Per Massimo Cestaro, segretario nazionale Slc-Cgil, quella della Cartiera è stata una vertenza «complicata. Lo stabilimento rischiava di chiudere. Ma la risposta è stata dignitosa e composta. Al gruppo Burgo va dato atto di avere assunto una posizione di responsabilità: ha fatto uno sforzo per tenere in equilibrio le logiche della finanza con le scelte di politica industriale». Damiano Galletti, leader provinciale Cgil, ha ricordato i passaggi più rilevanti della vicenda, compresa la visita in fabbrica del vescovo di Brescia. «Sarà un caso, ma dopo una settimana siamo arrivati all'accordo», ha detto.
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