Oltre un migliaio di persone in corteo per il centro di Darfo Boario: È questo il dato più significativo della manifestazione di protesta contro la manovra finanziaria andata in scena ieri mattina. Operai, impiegati, liberi professionisti, pensionati. A tener stretta fra le mani la bandiera rossa della cgil erano davvero in tanti. «Una partecipazione che in termini numerici supera persino le manifestazioni unitarie del passato», sottolinea Daniele Gazzoli, segretario generale delle cgil camuno-sebina.
Contro la manovra, e in particolare contro la parte che colpisce lo Statuto dei lavoratori, ieri sono scesi in piazza ieri anche molti giovani: «Non c'erano solo i pensionati - aggiunge Gazzoli- ma anche i ragazzi. Il loro futuro e la disoccupazione giovanile sono fra le emergenze più preoccupanti anche sul fronte locale».
Il corteo è partito dal piazzale dell'autostazione di Boario e, dopo aver attraversato le vie principali della città, è arrivato davanti al municipio a Darfo. Qui sono intervenuti Mirko Rota, segretario regionale della Fiom, e Giorgio Cotti Cometti e Domenico Ghirardi, rispettivamente segretari comprensoriali della Funzione pubblica e dei Pensionati. E in tutti gli interventi sono state sottolineate le conseguenze che questa manovra produrrà penalizzando le fasce più deboli e provocando maggiore precarietà nel mondo del lavoro.
Passato il corteo, nei prossimi giorni Gazzoli parteciperà al direttivo nazionale della cgil a Roma: «Discuteremo delle misure e della mobilitazione che continueremo ad attivare. Di certo non ci fermiamo a questo sciopero. E sul versante territoriale ci occuperemo della disoccupazione».
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