domenica 13 gennaio 2013

ESODATI: Tragicommedia in tre atti

E' trascorso un anno da quando il problema “Esodati” ha avuto inizio ed ora è possibile trarre un primo bilancio provvisorio di tutta questa vicenda che ha coinvolto e coinvolge ancora migliaia di lavoratori e le loro famiglie.
La data fatidica è quella del 6 Dicembre 2011 quando è entrato in vigore il decreto che ha rivoluzionato il sistema previdenziale italiano, lasciando sul campo morti e feriti tra coloro che avevano sperato di ricevere la pensione secondo tempi e modalità ben definiti e che, a seguito di ciò, avevano cessato il loro rapporto di lavoro.
Da quella data è stato un susseguirsi di decreti tampone nel tentativo di arginare i guasti creati da un provvedimento raffazzonato che introduce norme previdenziali capestro prive di qualsiasi gradualità e, cosa ancor più grave, senza conoscere esattamente quanti sarebbero stati i lavoratori coinvolti colpiti da gravi conseguenze economiche per sé e per le loro famiglie.
E' così cominciato il balletto dei numeri che ha visto protagonosti la ministra Fornero ed il presidente dell'INPS Mastrapasqua, mentre nel frattempo, i lavoratori interessati venivano sottoposti ad una tempesta mediatica inaudita condita di notizie spesso contraddittorie.

Da un governo di “tecnici” ci si sarebbe aspettato almeno la perfetta conoscenza dei dati relativi al numero dei lavoratori da salvaguardare mentre ci sono voluti ben tre provvedimenti legislativi nel giro di un anno, l'ultimo dei quali è contenuto nella “legge di stabilità” appena approvata prima delle dimissioni del governo Monti, per definire la posizione di un numero totale pari a 130.130 lavoratrici e lavoratori.

Un numero insufficiente che rappresenterebbe solo un terzo del totale.

Per maggior chiarezza riportiamo di seguito la portata dei provvedimenti ed il numero dei lavoratori coinvolti,
precisando che da parte nostra la partita esodati da salvaguardare è tutt'altro che risolta.

1° Provvedimento
Decreto 201 del 6 Dicembre 2011 convertito dalla legge 22 Dicembre 2011 n. 214 ed integrato dal successivo decreto del 1 Giugno 2012.
Questo provvedimento coinvolge una prima platea di 65.000 lavoratori la cui decorrenza della pensione avviene entro 24 mesi dalla data del Decreto stesso secondo le norme previste dai criteri precedenti.
Il completamento dell' iter è avvenuto il 21 Novembre 2012 ed ai lavoratori interessati dovrà arrivare la comunicazione da parte dell'INPS attestante che il loro nominativo è tra quelli che potranno usufruire della deroga alle nuove norme previdenziali.

2° Provvedimento
Decreto Interministeriale 5 Ottobre 2012.
Questo provvedimento coinvolge ulteriori 55.000 lavoratori i cui requisiti secondo le norme precedenti la riforma consentono il pagamento della pensione entro 36 mesi dalla data del Decreto del 6 Dicembre 2011.
Alla data attuale mancano ancora le norme attuative.

3° Provvedimento
Legge di stabilità n. 226 pubblicata sulla G.U. n. 302 del 29 Dicembre 2012.
Si tratta di una legge “monstre” composta di un solo articolo e di ben 560 commi, più numerosi allegati.
Le norme che trattano la materia previdenziale sono quelle che vanno dal comma 231 al comma 249.
Viene estesa la possibilità di usufruire delle vecchie regole previdenziali in vigore prima del Decreto del 6 Dicembre 2011 da parte di altri 10.130 lavoratori anche se hanno proseguito il rapporto di lavoro fino al 30 Giugno o al 30 Settembre del 2012 e la cui decorrenza della pensione avviene entro 36 mesi dalla data del Decreto del 6 Dicembre 2011.

L'anno 2012 , per quanto riguarda il problema “esodati” si conclude così tra speranze e delusioni come una commedia che assume nel finale i contorni di una tragedia per migliaia di lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie esclusi, per ora, dai benefici legislativi.
Nel ribadire che per il sindacato la partita “Esodati” non può certamente considerarsi esaurita dovrà essere suo compito principale quello di incalzare il nuovo governo che scaturirà dalle imminenti elezioni politiche il quale dovrà farsi carico di risolvere in modo definitivo il grave problema che il governo Monti con la ministra Fornero ci hanno lasciato in eredità.
E speriamo, questa volta, senza spargere lacrime !

La Segreteria SLC-CGIL
di Brescia

Elaborazione SLC-CGIL – Brescia – Dicembre 2012

Nessun commento:

Posta un commento

Tutti i commenti saranno pubblicati purché privi di volgarità, offese, denigrazioni o attacchi personali.
I commenti che non rispettano queste regole elementari di buona educazione verranno cancellati.