martedì 26 febbraio 2013

L'AZIENDA POSTE DENUNCIA 9.273 ESUBERI DI PERSONALE ALLA DATA DEL 31 OTTOBRE 2012


Le proposte in un documento consegnato alle OO.SS. in data 20 Febbraio 2013

Il documento contiene una serie di proposte di riorganizzazione dei servizi unitamente ad un prospetto analitico sulle entità degli esuberi di personale che – a detta dell'Azienda – alla data del 31 Ottobre 2012 ammonterebbero a 9.273 unità.
Per la Lombardia gli esuberi dichiarati ammontano a 1.276 unità.
Le OO.SS hanno già espresso un parere negativo su tutto il documento dichiarandolo “irricevibile”, tuttavia, nell'ipotesi che l'Azienda Poste intenda adottare gli strumenti di esodo espressi a pagina 12 del documento stesso, riteniamo opportuno dare alcune spiegazioni ai nostri iscritti – anche per contrastare le solite illazioni più o meno strumentali e fare chiarezza circa le future intenzioni aziendali per risolvere il problema degli esuberi.

1° - Proposta aziendale

Proseguire con gli esodi incentivati sulla scorta di accordi individuali sottoscritti volontariamente da entrambe le parti.
Su questo argomento, trattandosi di una iniziativa unilaterale dell'Azienda Poste spa, le OO.SS ribadiscono che non esiste alcun accordo sindacale nel merito e, pertanto, la norma non può essere inserita in un verbale ufficiale.

2° - Proposta aziendale

Attuare quanto previsto dall'art. 4 della legge 92/2012 per il “personale anziano” in possesso dei requisiti richiesti che consentano il pagamento della
pensione entro i 4 anni successivi alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Per i dipendenti dell'Azienda Poste spa sarebbe una novità in quanto questo secondo provvedimento verrebbe a coesistere con il Fondo di Solidarietà, per il quale, in vista della scadenza dell'anno 2015, è stata proposta la proroga per consentire l'erogazione degli assegni di accompagnamento alla pensione nell'arco dei 5 anni previsti.
Ma come funziona questo secondo provvedimento contenuto nella citata legge 92/2012 ?
1) L'Azienda si impegna a versare all'INPS gli importi corrispondenti alla pensione ed ai relativi contributi previdenziali per il personale incentivato all'esodo.
2) L'INPS si incarica di corrispondere un assegno mensile di accompagnamento – pari alla pensione che si maturerà nell'arco dei 4 anni previsti - fino al mese precedente alla maturazione del diritto a percepire la pensione stessa.
Il tutto garantito da fidejussione bancaria corrispondente agli importi che l'Azienda si impegna a versare all'INPS.
L'Azienda Poste propone di sottoscrivere l'intesa all'esodo entro il 30 Giugno 2013.

Questa segreteria seguirà con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda e ne renderà edotti tempestivamente i propri iscritti.


La segreteria SLC-CGIL
di Brescia

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