La
salute è un diritto, non è una aspettativa qualsiasi,ma un
interesse individuale e collettivo tutelato dalla legge e in primo
luogo dalla Costituzione Italiana.
E'
un diritto che spetta a tutti!
Quello
che non è più sostenibile per il Paese è l'idea di demolizione e
privatizzazione del servizio sanitario pubblico che ha il presidente
Monti.
Il
nostro Servizio Sanitario Nazionale è tra i migliori ed i meno
costosi al mondo.
Se
è in sofferenza, lo è a causa dei tagli dissennati, 30 miliardi
negli ultimi 5 anni di cui ben 10 decisi da questo governo, che
stanno riducendo i servizi per i cittadini.
La
ricetta di Monti che auspica più fondi privati colpisce il diritto
universale alla salute e alle cure garantito dalle risorse pubbliche,
spalancando le porte al mercato assicurativo in sanità, che
curerebbe solo chi se lo può permettere.
L'istituzione
del Servizio Sanitario Nazionale è stata una importante conquista di
civiltà nel nostro paese, ha garantito a tutti il diritto alle cure
quando ammalati.
Il
settore della non autosufficienza dove sanità e assistenza si
intrecciano è oggi messo in pericolo dai continui tagli lineari che
scaricano i costi sulle famiglie e sui cittadini.
La
mancanza di risorse non può colpire le persone più fragili come i
disabili e
gli anziani.
I
cittadini affetti da gravi malattie rischiano di essere abbandonati a
se stessi e alle loro difficoltà, mai in questo paese si è
assistito a forme di protesta così radicali sino alla messa in
discussione della vita stessa costringendoli allo sciopero della
fame per ottenere il loro diritto di vivere.
Lo
smantellamento delle protezioni sociali oggi esistenti nel nostro
paese allargherà le diseguaglianze in un momento in cui
- sono oltre 4 milioni i lavoratori in situazione di disagio.
- sono oltre 7 milioni gli anziani che vivono con pensioni sotto i mille euro al mese.
- sono 1,5 milione (35%) i giovani senza occupazione e i pochi giovani occupati sono precari.
- sono circa 3 milioni i lavoratori e le lavoratrici disoccupati o che hanno perso il posto di lavoro.
La
salute è un diritto per tutti non un privilegio di pochi.
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